Yoga ayurveda, un legame profondo tra due discipline dalla storia milenaria.
L’Ayurveda, l’antica disciplina indiana a sostegno della salute dell’individuo attraverso la “scienza della conoscenza della vita”, viene spesso associata alle principali tecniche di rilassamento e meditazione.
Esiste uno stretto legame tra il mondo dello yoga e quello della medicina ayurvedica, che aiuta il corpo a ritrovare il proprio naturale stato di tranquillità.
Nonostante il pensiero comune, il legame tra le due discipline è molto più semplice ed immediato del previsto.
Scopriremo insieme come Yoga e Ayurveda si colleghino facilmente, traendo il massimo l’una dall’altra.
Iniziamo provando a dare una definizione di entrambe le attività, così da comprenderne meglio il legame.
La medicina ayurvedica
L’antica medicina ayurvedica, col suo approccio olistico, rientra tra le discipline indiane più curiose ed interessanti esistenti al mondo.
Questa disciplina vede corpo e mente come un’unica entità, un elemento congiunto che trae energia dall’esterno e dall’interno.
Come fondamenta della medicina ayurvedica, l’universo è nato dalla combinazione di te principi chiamati dosha.
Si tratta di energie vitali che risiedono in ogni organismo vivente, che hanno dato vita anche ad ognuno di noi.
I tre dosha, Vata, Pitta e Kapha, sono a loro volta formati da cinque elementi: aria, fuoco, acqua e terra, la nostra salute fisica, mentale e spirituale deriva proprio dall’equilibrio tra questi dosha.
Secondo gli esperti, non esiste paziente e non esiste malattia.
Il legame tra corpo e malattia è molto più complesso rispetto alla nostra visione tradizionale, e si basa in gran parte sulle sensazioni interiori e sul livello di consapevolezza di sé.
Allo stesso modo, anche lo yoga insegna a scavare a fondo dentro sé stessi ed individuare una connessione stabile con la propria mente.
Le pratiche di rilassamento e meditazione uniscono i bisogni del corpo e quelli della mente.
Yoga ayurveda: un rapporto profondo
Ma qual è il vero legame tra Yoga e Ayurveda?
Il legame tra le discipline è innanzitutto storico, entrambe nate migliaia di anni fa si sono influenzate e concatenate a vicenda durante la storia.
Sono entrambe discipline Vediche che cooperano per accrescere i benefici a livello sia psico-fisico che spirituale.
Questa pratica olistica permette di migliorare e massimizzare i risultati della pratica dello yoga.
Interviene nella scelta e nell’individuazione delle tecniche di purificazione più adatte al proprio corpo e alla propria mente.
Sappiamo che lo yoga si affida all’intervento di quattro entità: meditazione, alimentazione, posizioni e tecniche di purificazione.
La filosofia ayurvedica interviene proprio nella fase di purificazione del corpo, che ritrova la propria tranquillità attraverso la costruzione di un legame unico tra interno ed esterno.
L’obiettivo finale di entrambe le pratiche è quello di accompagnare la mente nella fase di ricerca dell’equilibrio, che si ottiene solo quando si impara ad ascoltare i propri bisogni e conoscere i propri limiti.
L’unione yoga ayurveda non solo contribuisce ad un benessere mentale ma anche fisico.
La dottrina ayurvedica mira a purificare e mantenere sano il corpo, mentre praticare lo yoga aiuta a raggiungere una presa di coscienza spirituale, rilassando corpo e mente.
Questa filosofia di vita riguarda tutti gli aspetti che apportano benefici alla salute.
Una dieta equilibrata, l’assunzione di erbe e prodotti naturali, regolare esercizio fisico, la pratica dello yoga in tutti i suoi aspetti e una profonda meditazione.
Tecniche per riequilibrarei i dosha
Le asana, ovvero le posizioni yoga, aiutano ad equilibrare i dosha e si consiglia di praticarle al mattino appena svegli.
Per stabilizzare il Vata è efficace praticare la Padmasana, o posizione del loto, che aiuta ad alleviare le tensioni muscolari e rilassa la mente.
Posizioniamoci con le gambe distese su di un tappetino, pieghiamo il ginocchio della gamba destra e afferiamo con entrambe le mani il piede, posizionandolo sulla coscia sinistra, ripetiamo la stessa azione per l’altra gamba, distendiamo le braccia portando i dorsi delle mani sulle ginocchia, chiudiamo gli occhi e rimaniamo in questa posizione per dieci minuti.
Se vogliamo riequilibrare il Pitta si consiglia la Dhanurasana, o posizione dell’arco: distendiamoci a pancia in giù sul tappetino, inarcando la schiena alziamo il capo e afferriamo le caviglie mantenendo la posizione per dieci minuti.
Per armonizzare il Kapha è utile la Vrikshasana, o posizione dell’albero: tenendosi in equilibrio con la sola gamba sinistra, appoggiamo la pianta del piede destro sulla gamba sinistra e alziamo le mani al cielo unendo i palmi.
Per ogni posizione esiste anche la respirazione yogica adeguata, esistono diversi tipi di respirazione come quella a narici alternate o la respirazione con la lingua arrotolata.
Questo mostra la profonda connessione tra yoga e ayurveda.